domenica 12 novembre 2017

Alba

Alba di un sabato mattina finalmente imbrinato.
Il time-lapse del mercato centrale che sorge dal nulla scorre veloce.
Dalla piazza scappano i gatti ed entrano i furgoni scoloriti e un po' malmessi. Le marmitte borbottano, il silenzio è divelto.
Un cantautore melanconico mi sussurra in cuffia che è un superpotere, essere vulnerabili: tutto colpisce, tutto ferisce.
La bruma sparisce, il sole è ormai alto; la poesia dell'alba anche per oggi è finita.