sabato 25 agosto 2018

Quando governa la paura

Quando governa la paura, prima o poi i diritti civili e le libertà si restringono.
Quando governa la paura, germoglia l'odio,  la fiducia nel prossimo svanisce, e l'economia si deprime proporzionalmente.
Quando governa la paura, fioccano nemici, e tutti possono diventare bersagli (purché siano una minoranza di qualunque genere).
Quando governa la paura la violenza aumenta,  non diminuisce, e la sicurezza rimane un'utopia,  perché chi delinque non smette di farlo per qualche legge (o tweet) in piú del ministro degli interni di turno.
Quando governa la paura, la società si ingrigisce,  la creatività ha timore ad esprimersi e l'omologazione diventa un rifugio.
Quando governa la paura, la conoscenza,  la cultura, la bellezza diventano superflue, e pericolose per chi governa.
Quando governa la paura, il cielo è più triste. 

martedì 7 agosto 2018

Giallogretto

La grettezza è il tratto distintivo di questo nuovo governo, che inneggia alla rivoluzione (in CAPS LOCK)  ma puzza insopportabilmente di reazione.
Frottole insostenibili,  balle spaziali sparate in campagna elettorale per accaparrarsi il sostegno delle masse ululanti ne configuravano i programmi: al limite della circonvenzione d'incapace. L'azione di governo se possibile è ancor più invereconda degli slogan elettorali: un coro di demagogiche trovate,  dai vitalizi aboliti che erano già stati aboliti ai porti chiusi che non sono chiusi, vengono urlati al mondo con l'unico intento di distrarre da quelle promesse non mantenute. Tanto quella parte di elettorato dimentica velocissimamente e perdona ancor più facilmente.
Il governo giallogretto ha come obiettivo la distruzione di due capisaldi delle democrazie progressiste : la cultura e l'altruismo. Per questo ha nell' homo homini lupus che propaganda incessantemente sui social network il suo piede di porco per scalzare da (quasi)  tutte le coscienze quel residuo di buonsenso che è rimasto in circolo. Il governo giallogretto è a completa disposizione dei mediocri per permettere loro di dimostrare che siamo tutti uguali, e che gli intellettuali, o i buoni di cuore,  sono solo dei perdenti da mettere all'angolo. E che quindi essere egoisti,  cinici, menefreghisti,  insensibili e ignoranti è cosa buona e giusta,  non c'è di che vergognarsene. 
È inevitabile: se il non-pensiero del governo giallogretto trionfa, sprofonda l'umanità.