Chi ha creduto, nel '93-'94, in un affrancamento dalla partitocrazia imperante dalla democristianità che ci ottundeva, non può essere condannato. La speranza non si condanna mai. Dobbiamo condannare, con tutta la forza che abbiamo, chi invece ha derubato qualsiasi speranza alle generazioni nascenti drogandole di donnine di plastica e finti salotti televisivi, a chi ha furtivamente sottratto al paese di Falcone e Borsellino l'idea che essere onesti sia un valore. Dobbiamo condannare chi ha spiegato a 20-30 milioni di spettatori-elettori che farsi i propri affari&interessi a discapito di tutti è una libertà sacrosanta che va difesa.
Dobbiamo condannare tutti quei cortigiani, nani e ballerine che si sono resi complici del massacro di credibilità delle istituzioni, che hanno disonorato l'onorabilità dell'essere onorevoli o consiglieri fino a rendere la POLITICA stessa l'origine di tutti mali.
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