Ho votato il Partito Radicale, nelle sue varie configurazioni, per molti anni.
Ritengo la tradizione delle lotte per i diritti civili di Pannella & soci una delle poche tradizioni politiche italiane esportabili nel mondo, tanto che il partito radicale transnazionale è un movimento riconosciuto perfino dall' Onu.
In ordine di tempo, risale a neppure un mese fa la battaglia vinta per lo stop alle mutilazioni genitali femminili combattuta da Emma Bonino.
Oggi però la politica è cambiata, le lotte per i diritti civili non pagano più, assistiamo ad un'esondazione di temi economici che hanno invaso il quotidiano confronto elettorale, ed ecco allora che i Radicali hanno perso il loro appeal.
C'è una regione però che è fortemente in debito nei confronti di questo movimento. Si tratta del Lazio.
In questa regione Renata Polverini è diventata presidente della regione a spese di Emma Bonino, universalmente riconosciuta tra le figure istituzionali più apprezzate e competenti che l'Italia abbia prodotto negli ultimi 30 anni.
Non solo, in questa regione due consiglieri radicali hanno portato allo scoperto un sistema di sperpero e di immoralità nella gestione dei "rimborsi" elettorali senza precedenti. Per chi non lo sapesse, sono stati infatti i consiglieri radicali a fornire le informazioni utili al programma Report per avviare l'indagine che ha portato allo scoperto tanto malaffare.
Ci ritroviamo oggi, alla vigilia delle elezioni nazionali oltreché regionali ad un passo dalla cancellazione di questa gloriosa tradizione. I Radicali, impegnati in una battaglia a favore dell'amnistia e della legalità nelle carceri, sono praticamente spacciati a livello nazionali, senza alcuna possibilità di superare gli sbarramenti.
A livello regionale, il PD non ha preso minimamente in considerazione un possibile apparentamento nonostante il lavoro eccellente fatto negli ultimi anni, non ultimo quello di denuncia sulla situazione della sanità laziale.
Ecco quindi, notizia recente, l'offerta di apparentamento "tecnico" offerta dal candidato Storace a Pannella.
L'offerta è sincera e a mio modo di vedere autenticamente premiante per il lavoro fatto dai consiglieri radicali, tuttavia non si può negare come le distanze valoriali siano incolmabili. Per l'ennesima volta, il vecchio combattente radicale dimostri quanto le sue battaglie abbiano come perno unicamente le idee, i principi, e non l'esercizio di potere, seppure di mero controllo qual'è sempre stato.
Ringrazi Storace e rifiuti l'offerta. Questa politica, evidentemente, non lo merita.
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