Sono arrivati i "grillini".
Una deflagrazione di insulti ha in breve tempo obnubilato qualsiasi battaglia, qualsiasi conquista: per questi nuovi barbari del diritto nessun diritto, nessun progresso è ascrivibile alla politica. In quanto antipolitici non conoscono la storia della politica, che confondono e limitano ai casi famosi, mediatici (purché frequenti) di infelice cronaca giudiziaria.
Questi figli della grettezza contemporanea sono vittime dell'assenza di memoria, vivono nell'eccitazione di un presente che sperano esploda in un futuro a metà tra il semi-totalitario e il rivoluzionario.
Vivono una masturbazione collettiva costante, da setta allargata, che si sublima in milioni di commenti con i quali impregnano blog e siti vari. Come kamikaze si avventano su qualsiasi idea, pensiero, tradizione avversa ridicolizzando, riducendo qualsiasi slancio filosofico a qualche miserrimo infortunio giudiziario dell'inquisito di turno. Confondono il socialismo con Craxi dimenticando Pertini, confondono le battaglie per i diritti dei lavoratori con la fondazione dei Monte dei Paschi.
Della faziosità e delle generalizzazioni non abbiamo bisogno, e ne abbiamo abbastanza.
A questa nuova classe dirigente espressa dal voto del 24-25 febbraio tocca l'onere e l'onore di salvaguardare non solo l'onorabilità della politica, ma anche quella degli ideali, salvaguardare romanticamente la memoria dei grandi principi. Compito non facile ma neppure impossibile. E allora, questa nuova classe dirigente espressa in particolare dalle Primarie del PD deve lottare punto su punto, mostrarsi inattaccabile, anticipare sul piano del rinnovamento questi parvenu della politica.
Il programma del M5S è estremamente limitato, e benché contenga istanze che vanno capite e appoggiate, basa le sue fortune su pochi, semplici battaglie "anti-casta", come le definiscono loro.
Un breve governo tecnico cambi la legge elettorale, riduca drasticamente i finanziamenti ai partiti, abbatta i compensi dei parlamentari, metta in atto una spending review seria (auto blu, pensioni d'oro, ecc.) e la condivida giorno dopo giorno sugli organi di informazione. Disinnescherebbe il M5S in sei mesi, riducendone possibilità di crescita.
Questo chiediamo alla nuova classe dirigente espressa dalle Primarie: abbattere i privilegi per salvaguardare la memoria.