Questo verrà ricordato come il weekend in cui Monti e il suo Governo si sono dati una dolce morte anticipata.
Il presidente del consiglio è uomo di poche parole e molti fatti, anzi numeri. Il suo rigore sui conti è pari al suo rigore morale, ed è questo che alla lunga gli ha fatto guadagnare le antipatie del Partito dei Libertini nostrano. Il centrodestra italiano è oggi un rassemblement di opportunisti che non sopportano la rigidità di un premier del quale non è mai uscita alcuna informazione che non fosse strettamente legata alla sua sfera professionale.
L'orizzonte politico del governo tecnico in realtà si era già abbuiato da alcuni mesi, perché un governo tecnico deve necessariamente porsi pochi, precisi punti programmatici raggiunti i quali deve lasciare spazio alla politica. Ci sono stati probabilmente errori di misura e un'incapacità di fornire nuove soluzioni per uscire dalla crisi, ma chi imputa la mancata crescita al governo tecnico non comprende che lo sguardo di un tecnico è incentrato sulla gestione del presente, non sul ripensamento del futuro.
Per questo ci dovrebbe essere la politica, una certa politica che però sarà soltanto parzialmente rappresentata nel prossimo parlamento, perché il mantenimento della legge elettorale garantirà ancora una volta posizioni di rilievo ad una tipologia di rappresentante politico la cui principale qualità non sarà quella di ottenere il favore dei cittadini, ma quella di ottenere il favore di chi seleziona la classe dirigente dall'interno dei partiti.
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